Si chiamano Francesco, Dan, Mostafa e Michele i quattro ragazzi dell’IIS Castelli di Brescia che venerdì hanno concluso il loro tirocinio presso RES Synesis, una delle aziende del Gruppo RES. Li abbiamo intervistati e ci siamo fatti raccontare quest’esperienza che li ha tenuti impegnati per tre settimane consecutive, supervisionati da Simone Rivaldi – Direttore Generale dell’azienda.
Career Day scolastico: l’occasione d’incontro con gli studenti
Hanno appena concluso il quarto anno dell’indirizzo informatico dell’Istituto Castelli e ci raccontano di aver conosciuto RES, in particolare RES Synesis, grazie al professore Andrea Cardilli e al Castelli Job Day, un evento organizzato dalla scuola che permette agli studenti del quarto e quinto anno di incontrare le aziende del territorio. All’’ultima edizione dello scorso maggio erano presenti più di 500 studenti ed è proprio in quell’occasione che i quattro ragazzi sono entrati in contatto con noi.
L’esperienza di tirocinio: nuove conoscenze ma anche preziosi momenti di confronto
In queste settimane di lavoro i quattro ragazzi hanno potuto confrontarsi con un ambiente lavorativo reale, sicuramente diverso dal contesto scolastico al quale sono abituati.
Francesco, Dan, Mostafa e Michele hanno potuto mettere alla prova le loro conoscenze, ma anche imparare cose nuove, per esempio l’utilizzo di framework come Selenium e Puppeteer, che consentono di creare dei bot per automatizzare le visite ai siti internet e altri tool. Ci racconta Mostafa ‘All’inizio per darci un’esercitazione ci avevano detto di creare un bot per ordinare da Amazon delle cialde per il caffè’.
I ragazzi hanno poi lavorato principalmente su un’applicazione web sviluppata da RES Synesis che gestisce le cassette di sicurezza bancarie (SICURA). Utilizzando Selenium e JUnit, hanno sviluppato nuovi test per garantirne il corretto funzionamento.
Come ci racconta Simone, ai ragazzi che si trovano a svolgere un breve percorso di alternanza scuola-lavoro vengono spesso assegnati anche progetti ‘non produttivi’. Si cerca soprattutto di far conoscere loro cose nuove, tipo il mondo del ‘web scraping’ che per esempio a scuola non viene affrontato.
Oltre all’opportunità di apprendere nuove tecnologie e strumenti di programmazione, i ragazzi hanno vissuto preziosi momenti di confronto con Simone durante le pause pranzo, nelle quali si è discusso di programmazione, ma anche di temi più ampi come il mondo del lavoro e opportunità future.
Collaborazione e lavoro di gruppo: non solo skill tecniche
Le attività sono state svolte sia individualmente che in gruppo. Inizialmente, gli studenti hanno lavorato sulle stesse funzioni per acquisire familiarità con i nuovi strumenti. Successivamente, si sono divisi i compiti in modo più specifico.
I ragazzi ci hanno raccontato di aver tutti apprezzato questo approccio che ha consentito loro di collaborare per portare a termine con successo un progetto. A differenza della scuola, dove le attività di gruppo sono spesso limitate per durata e ambito, in azienda hanno potuto lavorare insieme per più ore al giorno, dividendosi i compiti e supportandosi.
Ci ha detto Francesco ‘Io questi tre ragazzi, prima dello stage non li conoscevo, erano nella mia scuola ma non li avevo mai visti praticamente. Questa esperienza positiva ci ha uniti, mi ha reso più felice e mi ha invogliato a partecipare più attivamente allo stage.’
Anche Michele ha trovato questa esperienza molto positiva, apprezzando molto la differenza tra il lavoro di gruppo scolastico e quello aziendale. La collaborazione è stata per lui un aspetto fondamentale, perché gli ha permesso ‘di imparare gli uni dagli altri e di affrontare insieme le sfide’.
Progetti e iniziative future
Francesco grazie a questa esperienza ha potuto chiarire un po’ le sue idee sul futuro, confermando il desiderio di diventare programmatore e magari creare una propria startup. Ci ha rivelato che le lunghe pause pranzo con Simone sono state particolarmente ‘illuminanti’ per lui.
Dan ha trovato l’esperienza istruttiva e sociale, migliorando le sue abilità di lavoro di gruppo e acquisendo nuove conoscenze tecniche. Anche lui vede un futuro nel mondo della programmazione, ma forse prima gli ‘toccherà’ l’università.
Mostafa ha confermato il suo interesse per la programmazione, trovando molto interessante la possibilità esistente nell’area ‘delivery’ di RES Synesis di cambiare periodicamente i progetti ai quali si lavora. Questo approccio, secondo lui, gli consentirebbe di acquisire conoscenze sempre diverse e di mantenere alta la sua motivazione. Dopo la maturità sarebbe pronto a valutare una nostra offerta di lavoro.
Michele intende rimanere nell’ambito della programmazione, ma vorrebbe prima frequentare l’università per approfondire le sue conoscenze. È comunque sicuro che questa esperienza gli sarà utile anche nel percorso accademico.
Cosa ci portiamo a casa da questa esperienza?
Gli studenti si sono dimostrati soddisfatti dell’esperienza conclusa. Concordano nell’aver trovato un ambiente di lavoro aziendale produttivo e stimolante, che ha superato le aspettative iniziali. Francesco molto sinceramente ci ha detto:
Mi porto anche a casa una soddisfazione: i miei compagni di classe descrivevano lo stage come tre settimane in cui non si fa nulla. Invece io sono contento, perché ho fatto qualcosa e l’ho fatto anche con piacere.
Queste parole ci riempiono di soddisfazione e orgoglio. Siamo felici di aver offerto ai ragazzi un’esperienza significativa, che li ha incoraggiati, formati e aiutati a chiarire il loro futuro. Siamo contenti di aver incontrato giovani capaci di mettersi in gioco e comprendere l’importanza di vivere appieno esperienze come questa. Il loro impegno è stato certamente il primo mattoncino!
In bocca al lupo ragazzi!