Fusioni e acquisizioni: le ultime tendenze del settore bancario
Il settore bancario è sempre più orientato alla strategia del consolidamento attraverso fusioni e acquisizioni. Questo è il messaggio che emerge dall’analisi di alcune operazioni in corso tra importanti istituti finanziari di peso, in Italia e all’estero.
Allo scopo di consolidare il comparto diversi gruppi bancari si muovono con OPA (Offerte Pubbliche di Acquisto) e progetti di M&A (Mergers & Acquisitions). Le Società che nel 2021 porteranno a termine queste operazioni potranno ottenere incentivi fiscali da parte dello Stato Italiano.
Il ruolo dell’IT in queste operazioni bancarie
In questo contesto l’IT gioca un ruolo fondamentale per agevolare tali progetti nei tempi richiesti, contribuendo al raggiungimento di migliori livelli di efficienza. Servizi e infrastrutture devono poter sostenere l’aumento dei carichi sfruttando, dove possibile, le specifiche caratteristiche di scalabilità.
Sistemi e applicazioni transazionali sono in genere architetturalmente predisposti ai parallelismi necessari. In modo molto semplificato vale spesso una proporzionalità quasi diretta:
aumento volumi/transazioni –> aumento risorse HW necessarie
Gli interventi principali sono quindi orientati ad aumentare capacità e potenza dell’infrastruttura IT per mantenere, come minimo, gli stessi livelli di throughput e response time delle transazioni.
In particolare per gli ambienti mainframe l’attenzione massima è per il fabbisogno di potenza elaborativa necessaria, espressa in MSU/MIPS, e per il suo impatto diretto sui costi software.
Per le applicazioni batch la realtà è un po’ diversa. A differenza delle applicazioni transazionali/online, scalabilità e possibilità di maggiori parallelismi non sono così scontati. I livelli di servizio desiderati richiedono il completamento delle elaborazioni entro determinate finestre temporali. La dimensione tempo è dunque fondamentale. Buona parte delle attuali procedure batch prevedono ancora processi serializzati e archivi sequenziali.
In questi casi vale quindi una certa linearità di comportamento:
aumento volumi/dati –> aumento tempi di elaborazione
Molto spesso il semplice aumento di capacità e potenza/prestazioni delle risorse HW non è sufficiente per raggiungere gli obiettivi, anzi il rischio è che le risorse dedicate non possano essere adeguatamente sfruttate. Gli interventi devono essere quindi più mirati e articolati, valutando opportunamente il rapporto costo/beneficio tra le diverse alternative in gioco, applicative e infrastrutturali.
Predict, il nuovo modulo di BatchWatch, supporta l’impatto sulle elaborazioni batch e sui servizi IT
RES ha da tempo consolidato metodologie e strumenti di supporto per l’analisi delle applicazioni batch.
Entro Gennaio 2021 sarà rilasciato sul mercato il nuovo modulo Predict del prodotto RES Suite BatchWatch come evoluzione delle funzionalità base di simulazione dei carichi.
La gestione sarà tramite interfaccia Wic Planet, in piena integrazione con BatchWatch e Docet/EV.
BatchWatch raccoglie e aggrega i dati elementari che nel loro insieme contribuiscono alla durata delle elaborazioni batch (schedulazione, sistemi e storage).
La conoscenza e la padronanza di questi elementi sono fondamentali per poter simulare gli effetti sulle durate dei singoli job e di conseguenza sui piani di schedulazione.
Applicando gli opportuni fattori di aumento (o diminuzione) ai singoli elementi in gioco (ad es. CPU, I/O, modifiche di relazioni e dipendenze, ecc.) BatchWatch Predict permette di:
- Ipotizzare alternative di scenari, configurazioni e modifiche di schedulazione.
- Stimare le nuove durate delle elaborazioni batch e l’effetto sui livelli di servizio (rispetto dei cutoff e apertura dei servizi online).
- Valutare l’andamento in proiezione dei consumi di CPU e operazioni di I/O.
- Dimensionare in modo più preciso il fabbisogno di MSU/MIPS in relazione ai livelli di servizio desiderati.
- Indirizzare le aree necessarie di ottimizzazione e adeguamento risorse, in particolare capacità elaborativa di CPU (MSU/MIPS).
BW Predict si propone quindi come strumento di supporto alle attività di Impact Analysis e Capacity Planning in caso di:
- eventi di consolidamento e fusione dei sistemi informativi;
- modifiche importanti delle applicazioni batch e dell’infrastruttura IT.