Scritto da Federico Moretti

IL RIASSUNTO DEL LIBRO

Cromosoma Innovazione è un libro pubblicato da GueriniNEXT nel 2019, curato nella versione italiana da Alberto Mattiello. Il libro fa parte della collana “The Future of Management” della MIT Sloan Management Review. Alberto Mattiello è direttore del progetto Future Thinking, acceleratore di Wunderman Thompson, e autore di tre volumi sul tema innovazione.

Cromosoma Innovazione raccoglie una serie di venti visioni proposte dagli autori della rivista di Management Review dell’MIT. Tra questi, non solo docenti universitari specializzati in temi di innovazione tecnologica e manageriale, ma anche imprenditori come Reid Hoffman (co-fondatore LinkedIn) e manager di aziende multinazionali come Ginny Rometty (presidente e CEO di IBM).

Le visioni proposte dagli autori possono essere categorizzate all’interno di quattro macro-temi: 1) innovazione e crescita, attraverso lo sviluppo del mondo digitale; 2) tecnologie – bot, IA, blockchain e robotica; 3) il ruolo del manager e le nuove competenze; e 4) etica e futuro del lavoro.

Per quanto riguarda l’innovazione e la crescita, Mattiello riprende le teorie del fisico e astronomo del XIX secolo Georges Lemaitre, il quale propone un modello teorico di espansione dell’Universo Esitante, ovvero la distinzione di tre fasi di crescita dell’universo – a partire dal Big Bang: una prima fase di espansione rapida, seguita da una fase di stagnazione – dove la condensazione della materia ha portato alla creazione di galassie e pianeti – seguita da una seconda fase di espansione, accelerata rispetto alla prima.

Paragonando questa teoria con l’andamento dell’Hype Cycle creato da Gartner, per descrivere le fasi di introduzione e sviluppo di un’innovazione, Mattiello propone la terminologia di Innovazione Esitante. Siamo in un momento storico in cui diverse innovazioni stanno nascendo e alcune, di fondamentale importanza, hanno oltrepassato il picco delle aspettative, entrando nella fase di cosiddetta “stagnazione”. E’ in questa fase che, secondo l’autore, gli investimenti e il perfezionamento tecnologico devono continuare, per entrare in tempi brevi nella seconda fase di accelerazione, quella che crea effetti trasversali sui mercati e sul business.

Quali sono queste tecnologie? Secondo gli autori, i bot diventeranno sempre più pervasivi all’interno dell’attività aziendale, tanto che secondo Tim O’Reily, “la funzione centrale del management non è più gestire il business ma occuparsi dei bot che gestiscono il business” (p. 26). Allo stesso modo, il continuo perfezionamento degli applicativi di Intelligenza Artificiale (IA) trasformerà diversi servizi digitali in cognitivi: “quello che oggi è digitale, domani diventerà cognitivo” (Ginny Rometti, p. 33). Secondo Agrawal, Gans e Goldfarb, l’utilizzo estensivo di IA rende economica e diffusa la capacità previsionale delle aziende e si prevede che, laddove sia possibile introdurre un algoritmo per operare una scelta specifica, questa attività verrà sempre meno effettuata dall’uomo e sempre più da una macchina. Dunque, i manager e i dipendenti saranno incaricati non tanto di fare previsioni sul futuro del proprio mercato, ma dovranno essere in grado di giudicare ed interpretare al meglio le previsioni offerte dalle macchine. Allo stesso modo, Don e Alex Tapscott prevedono una diffusione pervasiva della blockchain, che consentirà alle aziende di “eliminare i costi di transazione e sfruttare le risorse esterne con la stessa facilità con cui si usano le risorse interne” (p. 101).

In parallelo allo sviluppo tecnologico, diversi autori prevedono un sostanziale mutamento dei modelli di business, con le nuove aziende sempre meno specializzate nella produzione di beni e servizi di consumo, e sempre più piattaforme che operano come creatori o gestori di un mercato, il cui valore cresce in maniera più che proporzionale in base al numero degli utenti coinvolti.

Da questi trend emerge la necessità inoltre di modificare le competenze degli attuali manager, che secondo Gratton e Tarafdar dovranno essere sempre più focalizzati nel gestire la comunicazione con i colleghi e promuovere la consapevolezza digitale all’interno della propria azienda e sviluppare empatia verso le scelte digitali (e lavorative) altrui, nell’organizzazione della comunicazione interna e negli orari di lavoro. Per la comunicazione esterna invece, secondo Iver, Burgert e Kane, si diffonderà in maniera sempre maggiore l’utilizzo di piattaforme automatizzate e di bot interattivi per gestire tutto il processo di vendita e assistenza clienti.

Infine, la pervasività dei nuovi strumenti digitali e la trasformazione del business e delle competenze portano con sé delle necessarie considerazioni etiche: secondo lo stesso Mattiello, l’utilizzo dei dati porterà alla formazione di società di intermediazione dei dati personali raccolti dai diversi dispositivi, unendo i dati biologici/genetici e di comportamento (utilizzati a scopo di ricerca scientifica) a quelli legati alle preferenze di consumo (utilizzati a scopo commerciale) e creando – di fatto – un mercato di livello intermedio detto Human API Economy, dove le società coinvolte opereranno come broker o piattaforme di dati.

Infine, i capitoli conclusivi introducono il tema della sostituzione del lavoro: se è vero che la digitalizzazione e l’automatizzazione andranno a sostituire diverse funzioni ora svolte da uomini, Wilson, Daugherty e Morini-Bianzin sostengono che questi trend porteranno in parallelo alla creazione di tre nuove categorie di lavoratori: 1) trainer, che insegneranno alle macchine come svolgere al meglio i compiti per cui sono state create; 2) explainer, che faranno da “collante” tra l’anima business e tecnica dell’azienda; e 3) i sustainer, che si occuperanno del monitoraggio del corretto funzionamento degli algoritmi di intelligenza artificiale, e del rispetto delle norme etiche.

ALCUNE CONSIDERAZIONI

Il libro offre un’interessante combinazione tra diverse visioni riguardo al futuro tecnologico e di business, che convergono tutte a temi già piuttosto sviluppati in questi giorni e la cui importanza andrà a crescere inevitabilmente in futuro. L’avvento e la sempre maggior diffusione di tecnologie abilitanti come l’intelligenza artificiale avranno effetti profondi sulla natura e sulle attività di business, e andranno ad influenzare la realtà ben oltre alle semplici realtà aziendali. Gli autori offrono diversi spunti sia sulle proiezioni future sia sulle potenziali azioni da intraprendere per gestire al meglio questi trend, e vengono riportati diversi casi studio molto utili per contestualizzare gli esempi con dei casi pratici.

Il volume offre uno spaccato molto interessante sul futuro, ed è indicato per chi si occupa di innovazione, sia dal punto di vista del business che tecnologico.

IL LIBRO IN PILLOLE

  • L’innovazione segue un modello “esitante”, a cui ad una prima fase di sviluppo e crescita segue una fase di stagnazione e consolidamento, seguita da una seconda fase di crescita accelerata.
  • Diverse tecnologie abilitanti del mondo digitale, come l’Intelligenza Artificiale, si trovano al momento nella fase di consolidamento, e presto entreranno nella seconda fase di accelerazione, diventando pervasive.
  • I bot, l’IA, la blockchain e la robotica avranno effetti profondi sul mondo business, e contribuiranno a cambiare attività, competenze e comunicazione, sia all’interno che all’esterno dell’azienda.
  • La diffusione della IA porterà alla sostituzione di diverse mansioni aziendali ma creerà tre nuove figure: 1) i trainer, incaricati di istruire le macchine; 2) gli explainer, in grado di coniugare l’ambito business con quello tecnico; e 3) i sustainer, incaricati di monitorare la funzionalità e l’etica degli algoritmi.