Federico Bonelli,
CEO di RES IT

Laurea in Ingegneria Matematica presso il Politecnico di Milano e di Ingegneria presso l’École Centrale di Lille. Entra in RES nel 2015, come Direttore dell’Innovazione, coordinando i rapporti fra il mondo delle università e della ricerca e il gruppo interno specializzato in R&D. Nel 2019 diventa Direttore Operation di RES IT. Dal 2021 ricopre il ruolo di Amministratore Delegato della società.

Come è evoluta RES IT nell’ultimo triennio? Quali sono state le attività e i risultati principali?

Ci sono stati dei cambiamenti che sono partiti ben prima, nel 2015, con l’inizio dello sviluppo tramite acquisizioni per linee esterne, che hanno portato ad un’evoluzione dell’allora RES in una struttura con funzioni di capogruppo. Questa si è completata nel 2018 con la divisione della stessa in RES IT, che è diventata la struttura operativa dell’azienda e RES che è diventata la holding di gruppo. Parallelamente, nel periodo tra il 2017 e il 2018 abbiamo completato la fase di lancio dell’offerta della linea di business di Valorizzazione dei Dati (Data Val), che in quegli anni ha attraversato diversi pivot del modello di business fino a consolidarsi nel 2019 attorno all’offerta attuale. A quest’ultima, tra il 2019 e il 2020 è stata aggiunta la parte di consulenza di business che deve – per sua natura – affiancare tutti i processi di innovazione per consigliare correttamente ai clienti. A partire dal 2020, circa, l’offerta di data val è in fase di scale up, e questo ha portato a dei cambiamenti dal punto di vista organizzativo: da una struttura “piatta” a una struttura più “verticale” dove far crescere middle manager e che ha portato, di recente, all’ingresso di Paolo Ferrandi, nuovo direttore dell’Area.

Per quanto riguarda la parte di System Governance, l’evoluzione parte ancora da più indietro: la nostra offerta è stabile, sebbene il mercato sia sempre in crescita, dalla metà degli anni 2000. Per questo motivo, non abbiamo dovuto modificare molto a livello organizzativo: non ha senso cambiare una macchina che funziona così bene (sorride, n.d.r.). Anche in questo caso abbiamo cercato negli ultimi anni di far fare un percorso di crescita ai middle manager e abbiamo iniziato sistematicamente a chiarire ruoli e responsabilità nel processo di prevendita, che ha aiutato molto a creare unità di intenti tra il reparto commerciale e i colleghi del laboratorio di sviluppo. Ancora una volta, tutto questo senza stravolgere nulla dal punto di vista organizzativo. Allo stesso modo, abbiamo cercato di valorizzare sia le figure di account tecnico che di account commerciale per meglio adattarsi alle strutture e alle esigenze dei clienti target, dove è quasi sempre presente una divisione tra chi acquista le soluzioni (e a cui fanno riferimento i nostri account commerciali) e chi le utilizza quotidianamente (e a cui fanno riferimento gli account tecnici e i consulenti del nostro laboratorio). Infine, abbiamo sistemato i sistemi di rendicontazione dei progetti, per rendere l’organizzazione più scalabile.

Dall’inizio di quest’anno sono partiti invece diversi sviluppi per la RES Suite: abbiamo ufficialmente istituito il ruolo dei Product Manager (PM) responsabili dello sviluppo evolutivo dei diversi prodotti della suite in base alle esigenze dei clienti e ai cambiamenti tecnologici a cui assistiamo negli ultimi anni. Assieme, queste due dimensioni stanno portando alla definizione di una roadmap dei diversi prodotti della RES Suite, gestita da cinque PM interni: Luca Lanfranchi, Salvatore Bonvegna, Carlo Caserta, Davide Rizzi e Claudio Favaro. Questo progetto segnerà un primo vero cambiamento organizzativo per l’offerta di System Governance: l’innovazione sui prodotti non verrà proposta centralmente da un unico soggetto interno, ma coinvolgerà diversi responsabili di prodotto e le richieste dei clienti. Secondo me, questo approccio sarà più oculato e permetterà alle persone maggiormente informate – e con responsabilità sui prodotti – di mettere in campo tutta la loro esperienza. Non so come andrà la sperimentazione ma le condizioni di partenza sembrano molto buone.

Quali sono i trend che pensi potranno influenzare il futuro di RES IT?

Una delle grosse sfide che abbiamo attualmente è di bilanciare la crescita commerciale con un’adeguata capacity interna. Negli ultimi anni siamo entrati in un periodo in cui il mercato del lavoro è molto “candidate driven”, e questo è ancor più vero per ruoli che sono fondamentali per il nostro business: gli sviluppatori di software. I candidati disponibili con le competenze richieste non sono molti, per cui la struttura del laboratorio – che è core per la nostra attività, è rimasta stabile. Sono curioso di vedere, nei prossimi mesi, gli effetti dei cambiamenti recenti sul mondo del lavoro, tra cui la maggiore mobilità dei candidati.

Uno sviluppo recente di interesse: i grandi modelli del linguaggio, come ChatGPT o equivalenti, fino all’anno scorso non erano sostanzialmente noti al pubblico, ma nel giro di qualche mese (o meglio, di qualche settimana) hanno raggiunto livelli di adozione su scala globale. A mio avviso, l’utilizzo di questi strumenti in contesto professionale può sostanzialmente modificare gli equilibri dei mercati dello sviluppo di software e dell’integrazione di sistemi. Il rischio è che aumentino le barriere all’ingresso per gli sviluppatori junior.

Un’ulteriore evoluzione che vedo vicino all’attività di RES, e in particolare a quella di RES IT, è quella dei sistemi infrastrutturali. Negli ultimi anni al mainframe si stanno affiancando i sistemi in cloud, sempre più in grado di supportare un ciclo di sviluppo con standard, regole e tutti i prerequisiti per essere efficienti e scalabili. Per noi che forniamo soluzioni di system governance questo è il momento per far evolvere le nuove soluzioni su questi sistemi, basati su cicli DevOps e automatismi. Anche i nostri clienti si stanno muovendo in questa direzione, per cui per noi rappresenta un’opportunità da cogliere.

Quali sono i principali temi di sviluppo e le priorità per RES IT?

Ovviamente rinnovare l’offerta system governance, ma lì ci stiamo già muovendo, come stavo raccontando qualche minuto fa. Per l’offerta della linea di business di Data Valorization termineremo a breve il processo di riorganizzazione interna, e stiamo studiando ad un’offerta con un respiro internazionale (probabilmente per il mercato europeo). Vogliamo poi potenziare la nostra struttura commerciale per creare più sinergie all’interno del gruppo: ci sono già stati dei progetti partiti in condivisione tra le aziende del gruppo, ma vorrei che questi crescessero in futuro.

Stiamo crescendo molto come attività e in termini di capacity con persone giovani ma di valore. Crediamo molto nella formazione e nell’aggiornamento costante, che sono fondamentali per il Gruppo RES. Vogliamo continuare a muoverci e a crescere in questo senso.

Quali sono le aspettative di RES IT per il prossimo piano industriale? Come ti immagini l’azienda alla fine del quadriennio?

Mi immagino un’azienda che potrà essere pronta ad uno sviluppo internazionale, anche con un’offerta SaaS (“Software-as-a-Service”) per le soluzioni di System Governance. Mi immagino di poter avviare qualche progetto internazionale di valorizzazione dei dati. Infine, sono sicuro che la linea di business di consulenza manageriale possa evolvere in un’entità a sé stante non appena avrà la possibilità di crescere, e questa tornerà molto utile per tutto il gruppo.