Andrea Cabiati,
CEO di Tech Style
Dopo un percorso di studi in scienze politiche, inizia il suo viaggio nel mondo professionale nel settore alberghiero e siderurgico, come direttore e responsabile commerciale. Nel 2012, complice la collaborazione con Paolo Gios, fonda Tech Style, società specializzata nello sviluppo web, e-commerce e CRM. Da luglio 2022, la società entra a far parte del gruppo RES.
Ci racconti qualcosa dell’ultimo triennio di Tech Style, sia pre che post ingresso nel gruppo RES? Quali sono stati i principali risultati raggiunti?
Siamo entrati a far parte del Gruppo RES, giusto per dare delle date, il 1° luglio 2022, quindi tra poco compiamo un anno esatto. I due anni precedenti ci hanno visto affrontare il Covid, un’esperienza sia “pesante” mentalmente che stimolante allo stesso tempo, perché, una volta metabolizzato ciò che stava succedendo, abbiamo approfittato per sistemare alcune situazioni aziendali. Ciò che è stato fatto si è rivelato molto importante per quello che siamo diventati poi.
Dalla nascita, nel 2012, il trend di Tech Style è sempre stato positivo, sia in termini di fatturato che di marginalità. Il periodo del Covid mi ha permesso di ricominciare a studiare e a riflettere con maggiore calma sulla nostra proposta commerciale, ampliando l’offerta ma perfezionando dove possibile il nostro core business che è sempre stato lo sviluppo web. Abbiamo apportato significative migliorie tecniche anche a Nucleo, il nostro CMS, così da poter aumentare le performance dei siti web dei nostri Clienti. Ho preferito rallentare lo sviluppo di nuovo business in quel periodo comunque commercialmente complesso. Quanto fatto ha generato poi un buon effetto nel periodo successivo.
A fine 2021 siamo entrati in contatto con RES per un progetto di sviluppo web. Volevo valutare una possibile collaborazione perché sapevo che non erano presenti società come la nostra al loro interno. In realtà poi è arrivata una proposta di tutt’altro tipo – di acquisizione – la prima nella nostra vita. Ammetto la soddisfazione personale in quel momento: io ed il mio socio Paolo, abbiamo iniziato nel 2012 da zero, sappiamo bene cosa significa costruire qualcosa “un pezzo alla volta”. Durante il primo incontro con il Presidente, che ricordo come se fosse ieri, ho avuto la sensazione che qualcuno stesse riconoscendo quegli sforzi quotidiani. I mesi successivi sono stati complessi, tra preparazione di documenti vari, incontri con commercialisti ed avvocati, due diligence e anche diversi sbalzi di umore (sorride, ndr). Poi il passaggio vero e proprio all’interno del gruppo a luglio 2022.
Le aspettative principali erano – e sono ancora – quelle di essere parte integrante di un gruppo consolidato e avere maggiori possibilità per lo sviluppo di nuove opportunità. La nostra attività si basa molto sullo sviluppo di nuovo business; quindi, la gran parte del lavoro sta nel gestire e ampliare la base clienti. Nell’ultimo periodo, c’è stata qualche opportunità nata dalla sinergia che mi aspettavo; mi auguro che queste diventino sempre più sistematiche nei prossimi anni. Abbiamo modo per far sì che questo accada, per conoscersi al meglio occorre del tempo e le prospettive sono ottime.
Per quanto riguarda i risultati raggiunti, posso dire che nell’ultimo anno sono stato personalmente impegnato in molte attività nuove, oltre allo sviluppo commerciale, come l’integrazione di nuovi sistemi, il coordinamento con i nuovi colleghi, e in generale tutti gli adempimenti necessari, ma il nostro business ha continuato a crescere. Sono soddisfatto anche per questo anno così “speciale”.
Quali sono i trend che ti immagini possano influenzare il business di Tech Style nei prossimi anni?
Sicuramente un tema centrale è – e sarà – quello della digitalizzazione. Negli ultimi anni abbiamo osservato la costruzione di un intero ecosistema in rete, con social, piattaforme, universi paralleli e quant’altro. Noi crediamo fortemente che nonostante ci sia un potenziale in tutti questi “mondi”, il sito internet sia ancora e sempre alla base di tutto e vogliamo puntare sempre di più su un prodotto di altissima qualità.
A noi piace definire il sito internet come “la tua casa digitale”, dunque aldilà delle interazioni con il mondo su canali esterni, alla fine le azioni online devono portare il traffico e gli utenti verso il tuo sito, verso “casa tua”. Certo, poi i messaggi che mandi a chi ti ascolta e il contesto devono essere “in ordine”, devono rispecchiare la tua realtà, per dare all’utente il riscontro di ciò che sta cercando. Personalmente, credo che il trend sarà sempre lo stesso: il sito internet non è un punto di partenza ma sarà sempre un punto di arrivo per tutte le attività che un’azienda può fare online.
Il “Nucleo” resta sempre lo stesso. E proprio su Nucleo abbiamo lavorato molto negli ultimi mesi, come negli ultimi anni, continuando a creare strumenti sempre nuovi per i nostri clienti, dove il concetto di “integrabilità” risulta essere la carta vincente.
Quali sono i principali temi / le priorità di sviluppo per Tech Style?
Il nostro posizionamento, come dicevo, è strettamente legato allo sviluppo e al posizionamento sui motori di ricerca. Nascono nuovi social e nuove piattaforme, certo, ma il nostro interlocutore principale resta Google: un sito deve essere ben costruito se vuol essere posizionato online, e il posizionamento resta determinato dai motori di ricerca. Noi continuiamo a lavorare parallelamente per migliorare sia la qualità dello sviluppo che quella del posizionamento, questi sono i nostri due asset principali. Siamo ottimi interlocutori e/o partner per agenzie che erogano servizi di marketing automation, pubblicità online, ecc. Quello non è il nostro core business, anzi, è assolutamente complementare a quello che facciamo.
In sinergia con i siti internet, l’altra interfaccia fondamentale su cui lavoriamo sono le piattaforme di e-commerce: è lì che si hanno i maggiori riscontri sull’ottimizzazione del sito in termini di velocità, prestazioni e quant’altro, in quanto sono direttamente correlati a dei riscontri diretti dal punto di vista monetario. Di recente, abbiamo ricevuto sempre più richieste di implementare dei sistemi di e-commerce che fossero ottimizzati per integrarsi con i sistemi gestionali, ERP, delle aziende, quindi e-commerce in ambito B2B.
I vantaggi sono molti: i nostri clienti hanno il vantaggio di “accorciare” i percorsi dei propri clienti, fornendo loro uno strumento in grado di effettuare ordini in maniera veloce e intuitiva, risparmiando tempo sia per il cliente che per il fornitore stesso per questa attività che diventano automatizzate. In pratica, è come se creassimo un “ponte” tra i sistemi gestionali di clienti e fornitori, che sono i nostri stessi clienti. Più è automatizzato e veloce il ciclo tra questi sistemi, minore è la possibilità di errori e dunque maggiori sono le opportunità di business.
Negli ultimi mesi abbiamo rivisto molto tutte le funzionalità di partnertribe, la nostra piattaforma che aiuta le piccole e medie aziende a vendere di più (e in tempi più rapidi). Abbiamo consolidato due nuove funzionalità attorno a quelle già offerte in precedenza e stiamo ricevendo ottimi feedback da clienti importanti. Vediamo che si sta creando una community attorno allo strumento e siamo contenti.
Sono previste delle evoluzioni a livello organizzativo?
No, al momento siamo arrivati ad una struttura organizzativa stabile dopo un iter che ci ha impegnato negli ultimi anni, e siamo molto soddisfatti delle persone che lavorano con noi. Nel caso poi riuscissimo a strutturare tutte le sinergie che immaginiamo con il gruppo RES, allora probabilmente dovremmo far crescere l’organizzazione, in orizzontale e in verticale.
Cosa ti aspetti per Tech Style nel prossimo piano industriale / come ti immagini sarà Tech Style alla fine del piano industriale in corso?
Io mi auguro che da qui a un paio d’anni potremmo essere protagonisti nel raggiungimento del piano industriale ipotizzato dal gruppo: ciò vorrebbe dire essere riusciti a consolidare completamente la nostra offerta all’interno dello stesso. Sarebbe un ottimo risultato per il progetto che è partito un anno fa.