Scritto da Federico Moretti

“Il primo passo nell’innovazione è sapere di poter creare qualcosa. Fatto questo, il resto è solo questione di dettagli.” (Brian Herbert)

Innovation Lab: cosa sono?

I laboratori di innovazione – negli ultimi anni – hanno mostrato uno sviluppo molto rapido, sia a livello globale che sul territorio italiano, con diversi casi di nuove strutture nate all’interno di enti pubblici e di ricerca o all’interno di aziende di dimensioni medio-grandi[1]. Queste strutture, però, non rappresentano un fenomeno recente: secondo Lewis & Moultrie (2005), infatti, i primi esempi di centri dedicati all’innovazione risalgono infatti agli anni ottanta, con la creazione dell’azienda statunitense MG Taylor[2] di un “Navigation Centre”. All’interno di questo centro, i dipendenti potevano trovare degli spazi innovativi, con mobili semoventi, superfici su cui poter scrivere, e accesso a strutture di ricerca e strumentazione digitale adeguata. Altri studi, tra cui Israel (1998), collocano la creazione degli innovation lab addirittura più indietro (verso la fine del XIX secolo), riportando il caso dell’ “invention factory”, uno spazio dedicato dedicato allo sviluppo di idee innovative all’interno dei laboratori di Thomas Edison.

Queste strutture dedicate alla creatività e all’innovazione, oggi chiamate Innovation Lab, comprendono uno spazio fisico per la sperimentazione e un’infrastruttura digitale adeguata; a livello di spazio, queste sono rimaste pressoché immutate nel corso degli anni. Le uniche modifiche, di portata minore, sono state la progressiva riduzione dei mobili fissi o semoventi, l’aumento delle superfici utilizzate per la scrittura e gli appunti, e il progressivo utilizzo di strumenti di svago (es. calciobalilla, videogiochi arcade) per facilitare le dinamiche di gruppo.

Perché creare un laboratorio di innovazione?

I principali fattori che portano alla creazione dei laboratori di innovazione sono di diversa natura: solitamente sono legati allo sviluppo di una particolare tecnologia o alla necessità di approfondire lo studio per ridurre la complessità dell’ambiente di riferimento; a volte, però, gli innovation lab nascono per emulazione delle iniziative di altre aziende che hanno già creato questi centri al proprio interno[3].

Al centro dei laboratori di innovazione solitamente è presente un gruppo (o una “community”) di individui associati da un tema di interesse comune. Questi gruppi possono essere collegati ad un’organizzazione (nel caso di innovation lab di natura corporate), fungere da intermediari tra l’organizzazione e lo specifico tema oppure sostituire le organizzazioni stesse nei casi in cui il tema è preponderante[4].

Innovation Lab: le categorie

Secondo Schmidt & Brinks (2017), esistono quattro categorie di laboratori di innovazione, in base agli obiettivi, le attività, gli utilizzatori target e le modalità di collaborazione:

1) Experimentation Lab: principalmente utilizzati per lo sviluppo delle idee degli utenti (principalmente hobbisti) in un ambiente condiviso.

2) Co-Working Lab: hanno l’obiettivo di creare un ambiente di lavoro adatto ad individui che condividono gli stessi valori e condizioni d’impiego (di solito freelance e startup) e favorire lo scambio organico di informazioni e idee innovative.

3) Open Innovation Lab: servono invece a guidare il processo strutturato dello sviluppo di idee innovative all’interno (o legato) ad un’organizzazione. A questi laboratori solitamente prendono parte dipendenti dell’azienda, startup e freelance selezionati e (a volte) alcuni clienti

4) Investor-driven Lab: i laboratori di investimento hanno l’obiettivo di strutturare e testare le idee innovative, trasformandole in modelli di business e aziende scalabili. Solitamente, all’interno di questi laboratori vengono offerti servizi di accompagnamento e finanziamento, e sono ammessi solo gruppi e startup selezionate

Come creare un Innovation Lab

Osorio et Al. (2017) propongono un processo per la creazione di un Innovation Lab. Questo segue un approccio iterativo composto da cinque fasi:

1) La pianificazione strategica: in questa fase l’organizzazione deve definire gli obiettivi strategici perseguiti attraverso il laboratorio, l’approccio utilizzato, il coinvolgimento (o non coinvolgimento) degli utilizzatori/clienti, le modalità di lavoro del team coinvolto, la creazione (o meno) di una community dedicata e l’orizzonte temporale dell’iniziativa.

2) La creazione del laboratorio: in questa fase deve essere definito il perimetro di attività e le fasi di intervento, le risorse (umane e finanziarie) a disposizione e gli eventi previsti per lo sviluppo e la promozione del laboratorio.

3) Il dettaglio dello spazio fisico: nella definizione dello “spazio” del laboratorio, devono essere definite la localizzazione geografica, la dimensione, le infrastrutture (fisiche e digitali) disponibili e la loro possibile evoluzione.

4) La pianificazione del processo: in questa fase vengono definiti nel dettaglio i processi e le modalità di supporto da parte dell’organizzazione.

5) La definizione degli risultati: nell’ultima fase, vengono definiti i principali indicatori di performance dell’attività del laboratorio (tangibili e intangibili), per misurarne i progressi.

Innovation Lab: i principali vantaggi

Secondo Lewis e Moultrie (2005), gli innovation lab svolgono una duplice funzione, in base alle attività delle organizzazioni coinvolte:

  • nelle aziende private, la sperimentazione può portare allo sviluppo di prodotti e servizi innovativi, che a loro volta possono creare un vantaggio competitivo per l’azienda;
  • per le aziende pubbliche, le soluzioni innovative sono un veicolo utile per migliorare l’efficienza e l’efficacia delle organizzazioni.

Più concretamente, i laboratori di innovazione stimolano la creatività degli individui coinvolti, migliorando sia la qualità che la quantità di idee innovative raccolte se comparate con l’ambiente di lavoro tradizionale[5]. Queste idee, se correttamente implementate, possono portare un vantaggio in termini di maggiori ricavi da nuovi prodotti e servizi, o minori costi organizzativi.

Il Gruppo RES negli ultimi anni ha sviluppato un’offerta completa per la gestione dei progetti di innovazione, sia dal punto di vista tecnologico che organizzativo.

[1] 10 Innovation Lab nati negli ultimi 5 anni: dove sono e come sono strutturati
[2] The Organizational Innovation Laboratory – Lewis – 2005 – Creativity and Innovation Management
[3] Innovation labs in the public sector: what they are and what they do?
[4] Open creative labs: Spatial settings at the intersection of communities and organizations
[5] Innovation Labs: An Examination into the Use of Physical Spaces to Enhance Organizational Creativity