Manuel Bisi
Service Manager in RES Synesis
Di cosa ti occupi all’interno del Gruppo RES?
Com’è strutturata la tua settimana tipo?
Io sono un analista funzionale e service manager presso un importante cliente nel mondo della grande distribuzione, che seguo in presenza. È da quasi 8 anni che lavoro qui e seguo le produzioni a marchio dell’azienda stessa, quindi tutti prodotti alimentari. È un lavoro un po’ particolare perché non è un classico ambito di “sviluppo” per un’azienda IT (ride, ndr).
In generale la mia settimana tipo è una settimana molto, molto vivace. Seguendo il mondo delle produzioni dell’azienda ci sono tanti progetti in corso, per cui mi ritrovo un po’ catapultato su diversi fronti, anche all’interno della stessa giornata. Non ho una scaletta ben definita, nel senso che magari in una giornata ho otto ore di riunioni non stop, mentre in quella dopo mi trovo a produrre documentazione tecnica per i clienti, ecc.
Ci sono due appuntamenti a settimana che generalmente sono fissi – la riunione di stato avanzamento lavori con i fornitori software e una riunione interna di gruppo, mentre il resto del calendario è flessibile in base alle necessità. A volte faccio fatica anche ad avere cinque minuti tra una riunione e l’altra per bere un bicchiere d’acqua! (ride, ndr).
Ci racconti qualcosa del tuo percorso prima di entrare in RES?
Io arrivo dall’ambito sportivo, nel senso che nella mia vita mi sono dedicato sempre molto allo sport. Ho fatto l’allenatore, l’istruttore di nuoto e tante altre cose legate a questo mondo. Per quanto riguarda la parte più formativa, invece, ho studiato ingegneria informatica al Politecnico di Milano. Terminati gli studi, ho trovato lavoro nell’allora PGB nel 2008 e lì sono rimasto fino all’acquisizione da parte di RES nel 2016, quando siamo diventati prima RES PGB e poi RES Synesis. È cambiato il nome, ma posso dire di essere rimasto sempre nella stessa azienda.
Ho iniziato come programmatore perché all’università avevo studiato Java, poi mi sono trovato a fare tutt’altro lavorando dai clienti, e ho cominciato ad occuparmi di analisi funzionale del software, non più come programmatore. Da questo ultimo cliente ho smesso sostanzialmente di programmare e mi occupo a tempo pieno dell’analisi funzionale del software. L’aver fatto lo sviluppatore è molto utile perché ti aiuta a rapportarti con chi deve sviluppare il software, da pari a pari. Vista la mia esperienza da sviluppatore, cerco sempre di immedesimarmi a come vorrei che mi fossero dette le cose da chi si trova nel mio ruolo nel caso dovessi scrivere del codice, e di solito si riesce a creare un buon rapporto sia con chi “scrive” che con i clienti stessi.
C’è molta comunicazione nel mio ruolo di service / application manager. Al momento siamo 5-6 persone in gruppo, alcuni colleghi RES, altri del cliente o di altre società fornitrici.
Su quali temi ti stai formando ultimamente?
Ci sono temi che in futuro ti piacerebbe approfondire?
Ho seguito il corso di product owner e scrum master che ha sponsorizzato l’azienda, ma devo ancora prendere la certificazione. Sto seguendo anche l’evoluzione sulle diverse soft skill come la gestione del cliente e la gestione delle risorse. Mi piacerebbe sviluppare molto questa parte anche prevedendo il futuro del ruolo.
Come ti immagini possa evolvere il tuo ruolo all’interno del gruppo?
Credo che per la direzione attuale il mio ruolo possa evolvere sempre di più sull’accounting e sulla gestione del cliente, cosa che in parte sto già facendo. Non nascondo che mi piacerebbe proseguire su questa strada, con meno operatività, più gestione. In questo senso, la mia esperienza nel mondo dello sport (e del nuoto in particolare) si è rivelata molto utile per tutte le competenze comunicative e organizzative richieste nel ruolo attuale e in prospettiva.