Come abbiamo visto nell’articolo Cloud Migration: un’opportunità per il business, il passaggio al cloud è un processo che sempre più aziende stanno affrontando o valutando. Ma proviamo a contestualizzare questa migrazione in un quadro più completo.

La digitalizzazione delle imprese

La pandemia ha accelerato l’inevitabile processo di innovazione delle imprese italiane che, negli ultimi anni, hanno compreso la necessità di investire nel digitale al fine di sviluppare resilienza e aumentare la competitività sul mercato.

Come emerge da una ricerca dell’Osservatorio Digital Transformation Academy della School of Management del Politecnico di Milano, nel 2023 si prevede un aumento degli investimenti in ambito digitale del 2,1% – già salito del 4% nel corso del 2022 – da parte del 43% delle aziende italiane, indipendentemente dalla loro dimensione.

Le imprese possono trarre vantaggio dall’uso degli strumenti digitali disponibili per diventare più competitive, migliorare l’efficienza dei processi e crescere, sebbene talvolta tali strumenti siano ancora considerati facoltativi e non fattori imprescindibili per il business.

Ma non solo, le PMI italiane possono in questo momento cogliere le opportunità offerte dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) che metterà a disposizione 191 miliardi di fondi per innovazione e digitalizzazione, transizione ecologica e inclusione sociale, con l’obiettivo di supportare un percorso di evoluzione tecnologica e accrescere la competitività sul mercato.

La società di tecnologia finanziaria Qonto, nel giugno 2022, ha condotto una ricerca su come le piccole e medie imprese abbiano investito o investiranno i fondi messi a disposizione dal PNRR. L’indagine, che ha coinvolto oltre 1.000 PMI appartenenti a diversi settori economici, si è concentrata sui comportamenti delle aziende riguardo agli incentivi previsti, nonché sul loro livello di digitalizzazione e le competenze richieste.

Ebbene, da questa ricerca arriva un segnale forte dalle PMI, di cui il 91% ha affermato di investire i fondi del PNRR nella digitalizzazione dell’impresa. Inoltre, il 64% delle aziende ha scelto di aderire al PNRR proprio per innovarsi digitalmente.

Se anche questo non dovesse bastare a convincere le aziende italiane a perseguire questa strada, potrebbero farlo le analisi condotte dall’Osservatorio Innovazione Digitale nelle piccole e medie imprese del Politecnico di Milano, dalle quali è emerso che le aziende più avanzate in termini di digitalizzazione hanno ottenuto risultati economico-finanziari migliori, con una media del 28% di utile netto in più, un aumento del 18% dei profitti e un miglioramento dell’11% del Margine Operativo Lordo.

Investire nella migrazione al cloud

Dall’analisi dei dati di mercato riguardanti il periodo tra il 2021 e il 2025, condotta dal rapporto Anitec-Assinform 2022, si evince che le tecnologie che avranno una maggiore crescita saranno il cloud e quelle soluzioni volte alla protezione, all’organizzazione e all’analisi dei dati, come la Cybersecurity, il Big Data e la AI/Cognitive. E tra queste tecnologie, quella del cloud si distingue maggiormente grazie al suo ruolo fondamentale nell’abilitare trasversalmente i principali progetti di digitalizzazione, anche grazie alla scalabilità, alla flessibilità offerte e all’archiviazione a basso costo di un’altissima mole di dati.

Il settore delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione si sta concentrando sempre di più sui processi legati al Cloud Computing, che rappresenteranno il driver principale di crescita, con un aumento della spesa del 22% previsto per il 2023 in Italia. Il comparto SaaS (Software-as-a-Service) del cloud italiano, in particolare, si stima che generi ricavi per 2,4 miliardi, contribuendo a una crescita media del 17,8% fino al 2027.

Un focus sul settore Finance

Da un rapporto di Mordor Intelligence emerge che il settore BFSI tra il 2023 e il 2028 adotterà in maggior misura le soluzioni cloud grazie all’integrazione delle tecnologie emergenti e degli ecosistemi FinTech.

Ma in che modo il Cloud Computing può supportare le imprese in ambito bancario?

  • Le soluzioni cloud aiutano le banche a ridurre le spese legate all’infrastruttura e molti fornitori stanno offrendo applicazioni IaaS e PaaS per semplificare il processo di gestione, hosting, manutenzione e aggiornamento delle operazioni di servizio.
  • Le banche sono consapevoli che l’infrastruttura cloud può essere un’importante risorsa per perseguire ampie iniziative di modernizzazione, in grado di supportare programmi operativi e rivolti al cliente, basati su soluzioni AI, blockchain e container software.
  • Molte organizzazioni bancarie stanno adottando questa tecnologia anche per fornire un’esperienza di banca digitale ai propri clienti, offrendo una maggiore flessibilità e personalizzazione dei servizi.
  • Infine, uno dei motivi principali dell’adozione del cloud in questo ambito è la sua capacità di soddisfare i requisiti dei consumatori, migliorare la resilienza operativa e facilitare lo sviluppo di nuovi prodotti.

 

Conclusione

Sempre più aziende, a partire da quelle del settore BFSI, si stanno accorgendo che la migrazione al cloud è una scelta strategica per la propria realtà, in quanto permette di aumentare l’efficienza e la flessibilità delle infrastrutture informatiche, semplificando anche la gestione e l’amministrazione dei servizi IT.

Nell’attuale contesto di cambiamento, l’adozione del cloud diventa ancora più importante in quanto consente alle aziende di rimanere competitive sul mercato e di adattarsi alle nuove esigenze dei clienti in tempo reale. Ecco perché, nonostante le difficoltà economiche, la Cloud Migration rappresenta una concreta opportunità di crescita per le aziende.

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