Roberta Vitali,
CEO di RES Synesis
Sposa il progetto RES fin dai suoi albori, entrando a far parte della società nel 1991. Inizialmente impegnata nel settore tecnico, diventa responsabile del Laboratorio di Sviluppo dove, per oltre 10 anni, guida la crescita delle principali componenti che oggi formano la RES Suite. Dal 2008 assume ruoli sempre più importanti per lo sviluppo commerciale e direzionale, diventando CEO di RES PGB e RES G2 nel 2016. Da luglio 2020 è alla guida di RES Synesis.
Ci racconti qualcosa dell’ultimo triennio in RES Synesis?
L’ultimo triennio per RES Synesis è stato in realtà il suo “primo” triennio: di fatto la società è nata a luglio 2020 con la fusione per incorporazione di RES G2 in RES PGB, società nate dalle precedenti acquisizioni di G2 Informatica, nel 2017, e PGB nel 2016. Dopo pochi mesi da questo primissimo passo ne abbiamo fatto un altro molto significativo, con l’acquisizione del ramo finance di Xeos.it, a ottobre 2020. Questa acquisizione è stata molto importante in quanto ha portato a un quasi raddoppio, sia in termini di risorse che in termini di fatturato. A dicembre 2021, per restare in tema di acquisizioni, abbiamo infine portato a bordo Data Group – acquisizione, in questo caso, molto più snella rispetto alla precedente, visto che si trattava di un’azienda decisamente più piccola, ma comunque importante perché focalizzata sul mercato assicurativo, fino a quel momento, da noi poco presidiato. Insomma, la storia di RES Synesis nei suoi primi anni di vita è stata caratterizzata da acquisizioni, fusioni, incorporazioni, ecc.; del resto il termine ‘Synesis’, che deriva dal greco, ha tra i suoi principali significati la “confluenza”: mi sembra che sia molto calzante con quanto fatto fino ad ora (ride, n.d.r.).
Quali sono state le principali tappe di questo percorso di integrazione?
Il grande lavoro fatto in questi ultimi anni, date le diverse provenienze, è stato proprio quello di armonizzare, organizzare e strutturare i vari asset all’interno della società. L’attuale organigramma è entrato in vigore a gennaio 2022, quindi ha poco più di un anno. A parte il caso di PGB, per tutte le altre aziende acquisite abbiamo dovuto sottostate ad una sorta di “freeze period” dove, per un periodo da uno a tre anni, di fatto l’organizzazione della struttura è rimasta bloccata per gli accordi di incorporazione con i soci delle società acquisite. Ora, con il termine di tutti questi periodi, abbiamo finalmente avuto modo di strutturare la società nella maniera corretta.
Ovviamente, mentre con un occhio prestavamo grande attenzione agli aspetti organizzativi, con l’altro abbiamo curato il business: tant’è che un altro obiettivo molto importante che siamo riusciti a colpire è stato proprio in ambio economico. Anche al netto delle importanti quote di avviamento dovute alle acquisizioni, i nostri bilanci non hanno sofferto e – anzi – hanno sempre chiuso in utile. In altri termini, siamo riusciti a crescere e riorganizzarci senza rallentare e perdere di efficacia.
Guardando al futuro prossimo, abbiamo ulteriori realtà del nostro settore molto vicine ad un percorso di acquisizione. Su questo fronte continuiamo a muoverci con attenzione grazie all’attività dell’ufficio di M&A della capogruppo: nulla di ufficiale ora, ma ci attendiamo sviluppi a brevissimo termine.
Sempre restando proiettati al futuro: quali pensi saranno i trend che influenzeranno maggiormente RES Synesis?
Io vorrei porre l’attenzione principalmente su tre temi, alcuni già noti da diversi anni, alcuni esplosi più di recente. Il cloud è un tema molto importante su cui già da diversi anni è in corso una grande espansione. Nell’organigramma di cui parlavo prima abbiamo voluto inserire una business unit dedicata a questo tema: non tanto legata agli sviluppi in cloud, ma con l’obiettivo di accompagnare i nostri clienti verso quella che è la loro “cloud strategy”, ovvero l’accompagnamento nella fase iniziale di disegno di quella che è l’architettura o l’infrastruttura di riferimento, nella scelta della piattaforma più indicata e nella “messa a terra” del progetto, con un controllo puntuale sui costi sia durante che dopo il completamento del progetto stesso – oltre alle scelte architetturali, crediamo che la governance dei costi sia uno degli aspetti critici di questo tipo di infrastrutture e, di conseguenza, uno degli ambiti su cui porre attenzione.
Un altro tema più recente ma di grande impatto è sicuramente l’intelligenza artificiale: ormai non si parla d’altro! (ride, n.d.r.). Nell’ultimo anno in particolare sono stati fatti dei passi da gigante, e l’evoluzione tecnologica in questo senso si sta muovendo ad una velocità che è anomala persino per il mondo dell’informatica, che pure è da sempre un campo caratterizzato dall’evoluzione continua e da trend di sviluppo molto rapidi. Noi non ci occupiamo direttamente di progetti di intelligenza artificiale, dato che in RES IT c’è una linea di business dedicata ai progetti di innovazione e valorizzazione dati, ma siamo molto attenti a queste novità perché influenzeranno notevolmente lo sviluppo di codice, che è il “core” delle società di informatica che si occupano di consulenza e servizi come RES Synesis. Credo che da questo punto di vista si stia per aprire una nuova era e, come sempre succede nei momenti di grande cambiamento, il “gioco” sta nel trasformare le grandi rivoluzioni in nuove opportunità. In questo senso, stiamo cercando di pensare a nuovi modelli di business e a costruire consulenze specifiche per questi ambiti.
Il terzo e ultimo trend che ha ed avrà molta influenza su di noi è quello legato alle risorse e allo sviluppo personale: essendo una società di consulenza le nostre persone rappresentano il patrimonio più grande. Negli ultimi anni il mercato del lavoro è letteralmente “impazzito” e, sempre più frequentemente, la domanda di risorse supera di gran lunga l’offerta quindi diventa importante offrire qualcosa in più: il tema su cui abbiamo posto la nostra attenzione è che le persone non guardano più soltanto lo stipendio (che comunque è importante) ma anche quello che offri tra gli aspetti collaterali, ad esempio quanta formazione possono fare, quali sono i percorsi di carriera, se è presente il welfare aziendale, ecc.. Per questo motivo, sempre in riferimento all’organigramma attualmente in vigore, come amministratore ho fortemente voluto che venisse creata una Direzione sull’innovazione e la valorizzazione delle conoscenze, che tra i suoi obiettivi ha anche quello di curare le competenze delle persone di RES Synesis e di facilitarne la formazione: alla usuale organizzazione di corsi tecnici specifici, legati alle esigenze puntuali dei singoli, abbiamo voluto creare un ambito che fosse trasversale, e quindi accessibile a tutti, attraverso la recente attivazione di una piattaforma di soft skill, a cui seguiranno altre iniziative sempre volte alla cura del dipendente.
Quali sono invece le principali evoluzioni che prevedi all’interno di RES Synesis nei prossimi anni?
Sicuramente prevedo l’ampliamento degli ambiti di cui parlavamo prima: la divisione cloud deve crescere sia in termini di acquisizione di clienti che in termini di struttura e sull’intelligenza artificiale stiamo iniziando la definizione di possibili nuovi modelli di business. A questi poi si aggiungono altri sviluppi non direttamente legati ai trend di mercato: da una parte l’ampliamento degli attuali mercati verso l’industria – oggi presidiata solo parzialmente – assieme ad un incremento delle quote di business “più strutturati” come gli sviluppi di progetti e soluzioni del laboratorio di delivery, piuttosto che i Servizi di Application Management; questa fetta di business oggi ammonta complessivamente a circa il 35% dei ricavi ma, in prospettiva, ci aspettiamo che possa crescere molto. Auspicabilmente, questo non dovrebbe portare a degli stravolgimenti a livello di organizzazione, pertanto, pur con la consapevolezza che tutto è perfettibile, al netto di eventuali piccoli ritocchi, l’organigramma dovrebbe restare stabile per un po’ (ride, n.d.r.).
Quali sono gli obiettivi del piano industriale? Come ti immagini sarà RES Synesis alla fine del triennio?
Il piano industriale per il gruppo è molto sfidante, e in particolare per RES Synesis prevediamo di passare da un giro di affari di 12-13 milioni dello scorso anno a circa 18-19 milioni dati dalla crescita interna (+45%), a cui presumibilmente si aggiungeranno delle ulteriori acquisizioni. Gli ambiti di sviluppo sono quelli che abbiamo citato in precedenza, ovvero cloud, nuovi mercati, nuovi modelli di business e aumento dei servizi strutturati. In generale però, nella mia testa, alla fine di questo piano industriale RES Synesis sarà sicuramente più grande, con nuovi business e nuovi colleghi, ma l’augurio è che riesca ancora a essere come è oggi, ovvero che il modo di lavorare e soprattutto lo spirito di squadra continuino ad essere un elemento preponderante anche delle future “confluenze” di nuove risorse, di nuovi mercati e di nuovo business.